Le sette vite del gatto: un detto popolare che attraversa storia e leggenda

Il gatto è da sempre un animale carico di fascino e mistero, intorno al quale si celano racconti carichi di pathos e di suggestione. Dagli antichi Egizi alla Rivoluzione Francese questo piccolo e grazioso felino è sempre stato, in un modo o nell’altro, un grande protagonista della storia

Tra gli aneddoti più singolari intorno alla figura del gatto troviamo quello relativo al modo di dire, ormai molto comune, che recita: “hai sette vite come i gatti”. Ma qual è l’origine di questo detto popolare? E perché gli è stato associato il numero 7?

Con questa lettura faremo chiarezza sulla sua evoluzione storica, sul suo rapporto con il genere umano nel corso del tempo,  ma soprattutto su ciò che si nasconde dietro alle parole di questo curioso modo di dire.

La figura del gatto attraverso la storia

Il gatto è sempre stato un grande protagonista nella vita umana, tanto da essere uno dei primi animali ad essere addomesticato allo scopo di dare compagnia all’uomo. 

In particolare gli antichi Egizi veneravano questo felino, tanto da dare ad una delle loro divinità, la dea Bastet, simbolo della fecondità e dell’amore materno, le sue sembianze. Durante il periodo medievale l’immagine del gatto venne presto associata al proibito, al culto del diavolo e del peccato.

Tra la fine del Settecento e durante tutto il corso dell’Ottocento il gatto ebbe finalmente la sua rivincita, dopo anni di pregiudizi e stereotipi addossati sulla sua figura. Durante la Rivoluzione Francese diventa simbolo di libertà di pensiero e di costume. Il gatto nero, in particolare, fu associato al concetto di anarchia e di emancipazione femminile, un effetto collaterale delle influenze e dei movimenti letterari romantici. 

Infine, durante la Belle Èpoque, “le chat noir” diventa un’icona pop ante litteram, nonché il nome di un celebre locale parigino in cui erano soliti ritrovarsi intellettuali ed artisti.

Origine del modo di dire e il simbolismo dietro il numero sette

L’origine del singolare modo di dire “hai sette vite come i gatti” si fa risalire a concetti derivanti dal simbolismo e dall’esoterismo. Secondo Pitagora e i suoi seguaci tutto ha origine da due numeri, il 3, simbolo dell’umanità, e il 4, simbolo della divinità. La loro somma è appunto 7, il numero che segna la congiunzione tra umano e divino, tra mortalità e immortalità, tra materia e spirito. 

Per gli Egizi il numero 7 rappresenta la vita: le stesse piramidi ne sono la sintesi, il quadrato, la base, e il triangolo, i lati della struttura. Il 7 è quindi il numero della perfezione, un ideale di completezza associato alla possibilità di rinascere e di continuare a vivere, ritardando, ad un futuro remoto, il raggiungimento di una nuova dimensione spirituale.

Prosegui la Lettura